Cerco leggerezza, ma non rinuncio alla profondità. Per me, la leggerezza non è superficialità, ma la capacità di attraversare la vita con un’anima aperta, in ascolto, pronta a cogliere ciò che si nasconde sotto la superficie delle cose. È un modo di liberarsi dal peso inutile, per far spazio a ciò che davvero conta. Tuttavia, non posso separarla dalla profondità, dal desiderio di esplorare le radici di ciò che vivo, di dare un senso autentico al mio percorso.
Il mio voltarmi è un gesto carico di significato: non è solo un movimento, ma una dichiarazione di intenti, una ricerca di connessione. Mi volto per incontrare l’altro, per riconoscerlo, per stabilire un legame. È il tentativo di aprire un dialogo, di non rimanere chiuso nel mio universo, ma di condividerlo, intrecciando la mia storia con quella altrui. In questo gesto c’è la speranza di una risposta, il desiderio di non camminare da solo.
E poi c’è il colore, che è il mio linguaggio, il mio modo di dire "eccomi". Non sempre le parole bastano, a volte sono inadeguate a esprimere ciò che sento o penso. Ma il colore riesce a superare questa barriera: è vivo, diretto, puro. Attraverso il colore posso comunicare ciò che le parole non sanno dire, posso raccontare emozioni, pensieri, sogni. È il mio modo di mostrarmi al mondo, di rendermi visibile, di affermare la mia presenza.
Leggerezza, profondità, incontro e colore: sono queste le coordinate del mio cammino. Ogni passo, ogni gesto, ogni opera che creo è un tentativo di vivere in armonia con questi principi, di lasciare un segno che parli di me e di ciò che voglio condividere con gli altri.
Non sei un'oca 01
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